
Perdere una persona cara è un momento davvero doloroso della propria vita e di quella di tutta la famiglia. Spesso proprio in questi attimi così importanti oltre al dolore della scomparsa si fa largo anche la preoccupazione di mandare avanti la propria famiglia. Proprio per questo motivo, a dare un sostegno economico alla vedova o al vedovo entra in gioco il classico assegno di vedovanza.
Assegno di vedovanza: Di cosa si tratta
L‘assegno di vedovanza è un vero e proprio aiuto economico che lo Stato ha creato per tutte le persone che hanno perso il proprio coniuge. Esso però, non va affatto scambiato per la classica pensione di reversibilità che viene erogata mensilmente al vedovo o alla vedova come una pensione a tutti gli effetti.

Ci troviamo davanti ad un ulteriore aiuto economico che, si va a sommare alla pensione di reversibilità e che permette quindi di usufruire ed ottenere un assegno in più per la propria famiglia. Nonostante questo però, prima di richiederlo è importante andare a conoscere tutti gli aspetti positivi e negativi di quest’ultimo.
L’assegno di vedovanza infatti, non può essere richiesto ed ottenuto da tutti ma bensì da una specifica categoria. Esso infatti, a differenza della pensione di reversibilità che spetta a qualsiasi vedovo e vedova, ha dei requisiti e dei punti fondamentali che si devono assolutamente rispettare per ottenerla. Vediamo insieme quali sono.
Assegno di vedovanza: A chi spetta
Per poter usufruire di questo tipo di assegno nonché un aiuto extra da parte dello Stato, ci sono dei requisiti importanti da dover rispettare. Nel dettaglio il coniuge deve avere dei requisiti specifici ovvero: Essere un vedovo di un lavoratore impiegato iscritto alla Gestione separata. Successivamente deve percepire già in precedenza la pensione di reversibilità ed infine essere un invalido civile al 100%.

Nel dettaglio per richiedere questo tipo di assegno è fondamentale essere vedovi di una persona che lavorava in un settore privato ma anche nel Pubblico Impiego. Questo perché stiamo parlando di una misura che si va ad aggiungere alla classica pensione di reversibilità e che di conseguenza è destinato solamente ai vedovi che beneficiano già di quest’ultima.
Inoltre, è anche fondamentale essere un invalido al 100% ed occorre anche essere riconosciuto inabile a lavorare. In alternativa però, può anche bastare l’indennità di accompagnamento perché l’assegno di vedovanza è possibile da richiedere anche a tutti i soggetti che hanno già un assegno di accompagnamento da diversi anni confermato e rinnovato nel corso di quest’ultimi.
Assegno di vedovanza: Come richiederlo
Per richiedere questo tipo di assegno di vedovanza è importante svolgere la richiesta adatta compilando e seguendo tutte le indicazioni date dall’Inps. Nel dettaglio le varie richieste sono del tutto canoniche per l’invio dell’stanza. Ci sono però diversi modi nel quale è possibile presentare la richiesta e si possono utilizzare dei vari servizi.

Possono infatti essere utilizzati i servizi telematici che troviamo grazie all’Istituto Previdenziale. Basterà entrare con le credenziali come la Cie, lo Spid ma anche la Cns oppure utilizzare il classico Pin del proprio dispositivo Inps. Questo renderà la possibilità di richiesta davvero facile ma soprattutto intuitiva e semplice da compilare.
Inoltre, sempre utilizzando i propri di dati di accesso, si può consultare il servizio telefonico dell’Inps tramite il Contact Center con il numero fisso allo 06164164 da cellulare al numero 803 164 da rete fissa. Se non si hanno in possesso invece le credenziali di accesso, ci si può direttamente rivolgere ad un Patronato abilitato che vi aiuterà ad iniziare il vostro modulo.
A quanto ammonta l’assegno di vedovanza
Nel dettaglio quanto paliamo di cifre, è bene ricordare che l’assegno di vedovanza ha cambiato cifre. Per questo è importante comprendere come, dall’anno 2021, quest’ultimo abbia raggiunto la cifra di 52,91 euro che va ad aggiungersi alla classica pensione di reversibilità che già percepite nel corso dei mesi dell’anno.

Nonostante questo sia un piccolo assegno erogato dallo Stato, è importante richiedere gli arretrati fino ad un massimo di 5 anni precedenti che portano ad un ammontare di circa 3.000 euro. Lo Stato ci tiene a precisare però come quest’ultimo assegno aumenti con il diminuire del reddito da parte del richiedente.
Non ci resta quindi che controllare tutti i requisiti, una volta compreso di rientrare in essi non dovete far altro che inviare il modulo tramite online, chiamare telefonicamente oppure rivolgersi al Patronato che vi aiuterà a svolgere tutte le pratiche in modo veloce ma soprattutto senza commettere nessun tipo di errore.